lunedì 26 gennaio 2009

PROPOSTA PROGRAMMATICA

LE PRATICHE PARTECIPATIVE NELLA VITA POLITICA
ED AMMINISTRATIVA DELLE COMUNITA’ LOCALI.
In vista delle prossime consultazioni elettorali amministrative, facendo seguito alle nostre precedenti iniziative politiche, e prendendo spunto dal decalogo elaborato dalla Quarta Assemblea Nazionale degli Enti Locali che sperimentano Pratiche Partecipative, svoltasi a MILANO, il 20-21 Ottobre 2006, con questa lettera aperta ribadiamo la convinzione che sia indispensabile creare spazi per una maggiore partecipazione dei cittadini, e chiediamo che i programmi elettorali per le prossime consultazioni elettorali a San Salvatore, prevedano, fra l’altro, i seguenti obiettivi:
1. Ridurre il consumo di territorio per nuove urbanizzazioni, applicando al piano regolatore e ai piani strutturali i principi del riuso, della riqualificazione e del riequilibrio del territorio costruito.
2. Impegnare il Municipio nell’assunzione dell’energia come bene comune; promuovere politiche locali per la conversione ecologica dell’energia, attivando la produzione energetica locale, individuando mix energetici peculiari alle risorse rinnovabili e non privatizzabili di ciascun luogo, riavvicinando la produzione e il consumo.
3. Elaborare proposte progettuali innovative ed alternative, privilegiando un sistema di “piccole opere per lo sviluppo locale” (riassetto idrogeologico, valorizzazione delle risorse paesaggistiche, archeologiche, storiche ed ambientali, energie rinnovabili, gestione dei rifiuti, ecc), valorizzando le comunità territoriali nella cura e ri-appropriazione del proprio territorio; riconoscendo il valore dei saperi e delle expertises presenti nella società civile, e favorendo la loro espressione mediante processi partecipativi di democrazia diretta.
4. Dare centralità alle economie solidali (nei campi della produzione, dello scambio e del consumo), adottando indicatori relativi alla qualità della vita e del benessere, sviluppando il bilancio sociale, di genere, partecipativo e ambientale.
5. Valorizzare le filiere corte fra produzione e consumo agevolando le produzioni ecologiche e solidali soprattutto in agricoltura, riconoscendo ai produttori locali il ruolo di operatori di politiche pubbliche, attribuendo al Municipio funzioni di promotore e facilitatore di processo (microcredito, incubatori di microimprese, acquisti verdi, comunicazione, formazione interna e esterna all’amministrazione, ecc.); promuovere prodotti eco-solidali e locali negli uffici pubblici, nelle mense scolastiche; proporre criteri etici nei bandi; sviluppare azioni sulla responsabilità sociale delle imprese e sulla salvaguardia dei diritti umani.
6. Evitare il ricorso ad esternalizzazioni e privatizzazione dei servizi pubblici, che ha portato in tanti comuni al peggioramento dei servizi e della condizione lavorativa, all’allontanamento dei cittadini dal controllo, all’aumento generalizzato delle tariffe, promuovendo invece i consigli di gestione territoriale partecipata dei servizi pubblici, per una gestione sociale e comunitaria dei beni comuni (quindici e più anni di politiche di aziendalizzazione, liberalizzazione e privatizzazione dei servizi di pubblica utilità, hanno dimostrato, nei fatti di non mantenere le promesse: è peggiorata la qualità dei servizi è aumentata la precarizzazione del lavoro e sono aumentate le tariffe. Tale fallimento manifesta che la qualità, l’universalità e l’efficienza dei servizi può essere garantita solo da un maggior controllo e partecipazione nella gestione dei servizi stessi da parte dei cittadini).
7. Aderire alla rete di Comuni dell’acqua pubblica e ai principi del Contratto mondiale dell’acqua, appoggiando le proposte di legge di iniziativa popolare (regionali e nazionali) sulla ripubblicizzazione dell’acqua.
8. Valorizzare e sviluppare la cooperazione municipalista decentrata come parternariato fra comunità locali e come strumento di riforma della cooperazione comunitaria; promuovere consigli di cooperazione locale; creare relazioni dirette fra soggetti protagonisti, per la cooperazione allo sviluppo locale autosostenibile e per un’altra economia fondata sulla valorizzazione dei beni comuni.
9. Stimolare le aggregazioni dal basso con altre Comunità, per rendere i cittadini protagonisti nel sistema di governo del loro territorio e delle rispettive risorse, con principi solidali fra comuni, favorendo nuove e più efficaci pratiche di democrazia diretta.
10. Sviluppare politiche per i diritti di cittadinanza, estendendo le buone pratiche sull’accoglienza e sui diritti di partecipazione, ai problemi quotidiani della casa, dell’ambiente, del commercio, dell’agricoltura, ecc.

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.