lunedì 26 gennaio 2009

MESSAGGI DALL’ACQUA (1) (prima parte)

Articolo pubblicato sulla rivista "Asclepiadi" - numero 11 - settembre 2006

«Via via che estendiamo i confini delle nostre conoscenze sulle regioni dell'Io dove corpo e mente costituiscono un'indivisibile unità interdipendente, possiamo anche approfondire la comprensione delle dinamiche interne che ci possono fare ammalare e delle forze equilibratrici che ci possono mantenere sani»[2]

Il 2003 fu proclamato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Anno Internazionale dell'Acqua. Ciò per portare i governi e tutti gli abitanti del pianeta alla piena consapevolezza della necessità di una migliore gestione del "problema acqua".
La carenza d’acqua è infatti una delle emergenze più gravi che l’umanità si trova a dover affrontare. Le risorse idriche stanno diventando sempre più rare e sempre più di difficile accesso, mentre le politiche sull’acqua degli ultimi anni sembrano imposte dalle multinazionali del settore, e rispondono a logiche di mercificazione e di privatizzazione. L’acqua viene considerata non un bene pubblico, ma una merce nelle mani di pochi grandi gruppi industriali che agiscono perseguendo la massimizzazione dei profitti, e di certo non si preoccupano della qualità della merce. Il subdolo inquinamento operato a larghissima scala (mediante scarichi industriali, fertilizzanti agricoli, materie plastiche, scorie tossiche e radioattive, clorazione e fosfatazione, ecc.) contribuisce alla distruzione della vita[3].
Attualmente i “giganti mondiali dell’acqua” sono solo una mezza dozzina di Multinazionali, e fra queste vi sono soprattutto due imprese francesi, la Vivendi e la Ondeo, che hanno interessi in tutto il pianeta e che, non contente dei profitti accumulati con le acque minerali in concessione commercializzate in bottiglia (un litro di acqua minerale arriva a costare più di un litro di benzina!), fanno affari d’oro con gli acquedotti.
Ma anche in Italia, purtroppo, privatizzazioni e gestioni miste sembrano poter prendere il sopravvento, privilegiando il profitto rispetto ai diritti e all’ambiente.
Dicono che i capitali privati siano indispensabili per l’ammodernamento delle infrastrutture, e che con le concessioni nulla cambierebbe per gli utenti; ma ovunque si sia privatizzato l’esperienza è tutt’altro che positiva: tariffe più alte (il 50% in più in media in Francia, il 154% in più a Parigi), riduzione dei controlli e conseguente abbassamento degli standard sanitari, interruzioni del servizio verso utenti morosi ed altri abusi, perdita di posti di lavoro, rischio di infiltrazione degli interessi mafiosi (storicamente la mafia siciliana esercita da sempre il suo dominio nel settore, e negli ultimi anni, a livello nazionale e mondiale, sono sorti o si sono rafforzati gruppi criminali di tipo mafioso che, come la mafia siciliana, operano anche nel settore della gestione dell’acqua).
Proprio in Campania, in questi ultimi mesi, si è parlato insistentemente di privatizzazione, e solo grazie all’azione di vari comitati di cittadini (e fra questi Padre Alex Zanotelli), è stata per il momento rinviata la gara per l’affidamento in concessione a privati dell’acquedotto del Volturno (ATO 2), che interessa Napoli ed altri 136 comuni, per una popolazione di oltre 2 milioni di abitanti.
L’acqua non è un bene economico qualsiasi, bensì una fonte di vita, e la vita deve essere assicurata a tutti, fa parte di quei diritti inalienabili che ognuno acquisisce nascendo.
Non per altro l’acqua e' parte integrante dell'architettura naturale o organica, e da sempre ha un ruolo centrale nell’arte del costruire: la ritroviamo nella domus romana sia nell'atrio (cisterna sotterranea) che nel peristilio (fontana zampillante), nell'architettura monastica, militare, moresca ed araba.
Sia in Oriente che in Occidente, presso gli islamici come presso i Cristiani, le fontane, le vasche o l'architettura che le circonda hanno spesso una forma ottagonale. La simbologia del numero otto, forma frequentemente assunta dall'elemento acqua, rappresenta la circolazione ascendente e discendente delle energie tra terra e cielo.
Nella disciplina del Feng shui l'acqua e' considerata simbolo di benessere, ricchezza e prosperità. Per i popoli cinese e giapponese un edificio localizzato nelle vicinanze di una cascata o in genere di un'architettura d'acqua (laghetto, fontana, specchio o lama d'acqua...) è garanzia di longevità e di vitalità. Questo e' dovuto all'effetto ionizzante prodotto dal passaggio di goccioline d'acqua nell'aria garantendo un risultato benefico nel sito (riequilibrio tra la presenza nell'aria degli ioni di carica positiva e negativa)[4].
Recentemente però, due avvenimenti drammatici come lo tsunami nel sud-est asiatico e l’uragano Katrina a New Orleans ci hanno ricordato che l’acqua, in conseguenza dell’aggressione all’ambiente da parte dell’uomo, può anche diventare terrificante strumento di distruzione (richiamando l’archetipo del diluvio universale).
Molti medici e ricercatori, negli ultimi anni, si sono dedicati allo studio di questo elemento fondamentale della vita, con risultati davvero sorprendenti.
La memoria dell’acqua, per esempio, è proprietà ben nota agli omeopati: le medicine omeopatiche sono enormemente diluite in acqua, e la loro efficacia può essere spiegata solo assumendo che le molecole d’acqua siano in grado di conservare la “memoria” del principio attivo con il quale sono venute in contatto[5]. Peraltro, proprio per l’estrema diluizione dei principi attivi, i medicinali omeopatici non hanno alcuna tossicità e non presentano alcun effetto collaterale.
D’altra parte, questa stessa proprietà può provocare seri danni quando l’acqua potabile è sottoposta a trattamenti di addolcimento (decalcificazione), o è distribuita con acquedotti fatiscenti e attraversa tubazioni degradate, che la “informano” con vari veleni: fosfati, polimeri, composti con alifatici, formaldeide, ecc. o ancora, quando prima di essere captata è inquinata da sostanze di ogni tipo, come avvenne in una cittadina del Massachusetts nella vicenda narrata da Jonathan Harr in “Azione Civile” (Rizzoli – 1995).
Inoltre la decalcificazione riduce anche la quantità di altri minerali essenziali per l’organismo: magnesio e litio soprattutto, mentre il contenuto di sodio aumenta anche di dieci volte, con conseguenze negative soprattutto sui soggetti affetti da malattie cardiovascolari.
E’ auspicabile una sempre maggiore attenzione dell’opinione pubblica su questi problemi, che hanno un’incidenza enorme sulla nostra salute.
E perché vi sia attenzione è necessaria conoscenza e consapevolezza del problema. A questo fine è utile citare alcuni esperimenti molto sorprendenti. Fra questi citiamo quelli condotti dallo scienziato giapponese Masaru Emoto, dottore nella medicina alternativa, e quelli di un altro straordinario medico, l’americano Lee H. Lorenzen, inventore della micro-cluster water, o magnetic resonance water (acqua di risonanza magnetica), capace di migliorare le condizioni fisiche delle persone ed ottenuta grazie all’impiego di una particolare apparecchiatura definita MRA (analizzatore di risonanza magnetica). L’MRA è in grado di misurare quella energia sottile dell’acqua chiamata HADO.
Proprio dopo aver conosciuto Lorenzen ed i suoi esperimenti, il Dott. Emoto è riuscito a fotografare questa energia all’atto della cristallizzazione dell’acqua, che avviene nel passaggio dalla fase liquida a quella solida: il cristallo incomincia a formarsi a dieci gradi, il punto di cumulo è individuabile intorno ai meno cinque gradi, ma l'attività massima di emanazione dell'energia avviene a meno un grado. In quel secondo l'energia fiorisce nel cristallo che subito dopo si scioglie.
Ma la forma del cristallo è ogni volta diversa e sembra essere influenzata in modo non casuale ovviamente dalle caratteristiche fisiche dell’acqua (provenienza, grado di inquinamento, ecc.), ma anche dalle condizioni in cui viene condotto l’esperimento (musica, immagini, parole, sentimenti, ecc.).
I risultati sono davvero sorprendenti: le parole, i pensieri, le emozioni, i sentimenti e i segni informano l'acqua che, memorizzandoli, li ritraduce, attraverso gli innumerevoli disegni dei suoi cristalli, in linguaggio figurativo.
Riportiamo due fotografie tratte dal libro di Masaru Emoto, scattate nel momento della creazione di due cristalli d’acqua sottoposti alle vibrazioni di diverse scritte. L’efficacia comunicativa di queste foto è sbalorditiva.
"Mi hai stufato, Io ti ucciderò "





Dopo aver esposto a queste parole, la forma dell'acqua è risultata brutta. Il cristallo era distorto, imploso e disperso. Vivere in un mondo dove parole come queste vengono usate senza ritegno suscita sgomento.
“Amore/apprezzamento”



E’ uno dei cristalli più belli fotografati da Masaru Emoto: la coscienza delle persone contenuta nell'amore e nell'apprezzamento. Solo esprimendo amore e gratitudine l'acqua attorno a noi e nei nostri corpi cambia in modo così bello.Durante la cristallizzazione l'acqua traduce la vibrazione dello spirito che diventa forma, geometria, informazione visibile[6]. Queste sono le parole usate dal Dott. Emoto per descrivere questo fenomeno.
Ciò ci mette di fronte alla nostra responsabilità di uomini nel coltivare pensieri, parole e gesti: l’ energia fotografata dal Dott. Emoto, può essere guidata dalla coscienza umana. Se molte persone nutrono sentimenti e pensieri di amore e di gratitudine, il mondo non potrà che andare in quella direzione. Non esserne coscienti vuole dire rovinare il mondo e distruggere la vita[7].
Questo è il messaggio che ci comunicano le straordinarie fotografie di Masaru Emoto, il quale arriva a suggerire un accostamento, non solo etimologico, fra cristallo (che richiama una sensazione di trasparenza, limpidezza e, in senso figurato, purezza, sincerità) e Cristo ("Christus ist in allem", che in tedesco significa Cristo è in tutto), così come altri hanno individuato un parallelismo tra spirito e materia, intesi come parti integranti del nostro inconscio, archetipi originari che formano un tutt’uno[8].


[1] Il titolo dell’articolo è tratto dall’omonimo libro di Masaru Emoto – HADO Publishing BV, Amsterdam.
[2] Diane Hales, ex redattrice del New Physician.
[3] Anche il cloro disciolto nell’acqua in quantità sempre maggiori per abbattere la crescente carica batterica degli acquedotti è un pericolo da non sottovalutare, ed i suoi effetti cancerogeni sembrano ormai certi, ma purtroppo non è stato ancora individuato un trattamento sostitutivo efficace ed altrettanto economico.

[4] La ricerca medica ha dimostrato che un eccesso di ioni positivi in ambienti confinati provoca un senso di malessere nella maggior parte delle persone, mentre se sono preponderanti gli ioni negativi, questi favoriscono il benessere e il rendimento lavorativo.
[5] Un supporto scientifico all’omeopatia si deve all’intuito e agli esperimenti di Jaques Benveniste, già Direttore dell’organizzazione di ricerca medica francese INSERM, che hanno mostrato come l’acqua manifesta una memoria della sua storia, qualcosa di simile all’isteresi magnetica dei metalli.
[6] Masaru Emoto in un’intervista a Roberta Piliego.
[7] Sempre Masaru Emoto nell’intervista a Roberta Piliego.
[8] Anna Giulia Caputi in Cristo simbolo del sé – Ed. Sovera – 2001.

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.