domenica 26 luglio 2009

Inceneritore: la conferenza dei servizi ha bocciato il progetto Vo.cem.

Finalmente, dopo due anni di lotta, i cittadini di tutta la Valle Telesina hanno ottenuto un importante risultato nella loro opposizione al progetto di realizzazione di un inceneritore nel territorio di San Salvatore Telesino.
Il 23 luglio 2009, la conferanza dei servizi chiesta dalla società proponente si è chiusa con un diniego.
Gli Enti coinvolti, a maggioranza, hanno infatti bocciato il progetto.
Ero presente alla prima pate della conferenza, ed è stata una grande emozione ed un'ottima esperienza.
Decisivi sono stati i pareri negativi della ASL, soprattutto, e del Genio Civile, cui non ha potuto fare a meno di "allinearsi" anche l'ARPAC. Scontati i no di tutti gli enti locali coinvolti, fortemente "compulsati" dai cittadini.
Completamente ribaltato, dunque, il parere ambientale rilasciato dalla Regione Campania già nel 2006, e poi confermato nel 2008, ma decisamente contestato dai comuni e dalla Provincia di Benevento.
Molti hanno contribuito a questo risultato: enti locali e relativi funzionari ed amministratori, alcuni media, e, soprattutto, i cittadini, organizzati in comitati.
Si è trattato di un grande esempio di partecipazione democratica diffusa rispetto alle scelte di "uso" del territorio.
Non a caso il dirigente responsabile della conferenza dei servizi, in avvio della stessa, ha dato grande risalto al documento (atto di intervento e diffida) presentato dai comitati civici di San Salvatore e Guardia Sanframondi. Nel riconoscere il valore tecnico di tale documento, il Dott. Barretta ha anche voluto evidenziare la preminenza dell'interesse e della volontà dei cittadini rispetto agli interessi economici della ditta.
Personalmente, il 23 luglio, dopo un paio d'anni di grossa sofferenza, ho potuto tirare un gran sospiro di sollievo: l'inganno non solo è stato svelato, ma è anche definitivamente bloccato (salvo colpi di coda della Vo.cem. o di altri soggetti interessati all'affare).
Ad un primo superficiale esame, l'iniziativa - un piccolo impianto per la produzione di energia pulita da biomasse - peraltro allora molto "sponsorizzata" dal mio partito, mi era sembrata, pur con qualche perplessità, tutto sommato buona e soprattutto sostenibile dall'ambiente.
Quando poi ho scoperto che la procedura era stata attivata per il trattamento di rifiuti, e non per la produzione di energia (ai sensi del D.Lgs 152/2006, e non ai sensi del D.Lgs. 387/2003), mi ero sentito anch'io responsabile, di quanto stava avvenendo, pur senza mai aver avuto alcun ruolo nella vicenda, ma solo per averne scritto bene in un volantino.
Mi corressi immediatamente, precisando che se di ineneritore si trattava, non potevo che essere contrario. D'altra parte avevo già abbondantemente scritto contro l'ineneritore di Acerra in precedenza.
Naturalmente non mi sono nemmeno "fossilizzato" su quell'errore, e anzi ho dato tutto me stesso, con umiltà e pazienza, nello studio dei progetti, nell'analisi dei punti di caduta dello stesso, nella ricerca di tutte le motivazioni scientifiche che potessero suffragare il nostro dissenso.
Ho avuto compagni straordinari, con i quali il confronto è stato sempre franco e fruttuoso.
Oggi, giustamente, molti stanno riconoscendo a Maria Pia Cutillo di essere stata l'anima di questa battaglia, quella che più di tutti si è esposta, si è mossa, ha chiesto e richiesto contributi a chiunque potesse darne, e notizie e documenti a chi li avesse; soprattutto è quella che ha sempre rifiutato ogni compromesso.
Uno dei suoi meriti è stato quello di saper "cercare", "attivare" e "stimolare" tanti altri contributi. E' stata una leader, suo malgrado, forse.
Di fronte al suo spendersi per questa causa, nessuno si è potuto tirare indietro con leggerezza.
Oggi possiamo dire che forse, grazie a questa vicenda, abbiamo imparato a non essere inerti e rassegnati rispetto a quello che avviene intorno a noi, e che abbiamo imparato a prenderci cura del nostro territorio, del nostro habitat, della nostra salute e del nostro benessere.
Da questa esperienza è già nato un movimento attivo di cittadini che ha prodotto straordinari risultati in termini di proposte, idee, opinioni.
Se la politica locale avrà l'intelligenza di assecondare questa tensione, questa voglia di fare, interessata solo a mettere le proprie competenze al servizio del bene comune, potrà beneficiarsi di un valido aiuto per migliorare le condizioni di vita della nostra comunità.
Io sono fiducioso, sulla base di quello che fino ad ora si è potuto vedere, e per lo spessore delle persone che sono "in campo" a giocare questa partita.
Spero di non restare deluso, che non si sia vinta solo la prima partita, e che vinceremo questo "campionato" giocando con il massimo impegno civico, e con "spirito di squadra" tutte le "partite" che ci attendono.

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.