martedì 12 maggio 2009

Declinare la partecipazione nelle pratiche amministrative.

Da circa due anni, è partita un'esperienza di governo condiviso, con l'obiettivo di trasformare la socialità e il rapporto con il territorio, integrando politiche e pratiche, in modo da renderle più prossime ad un'idea di equilibrio fra comunità e natura.
Grazie anche al forum giovanile, e rovesciando una prassi dove l'amministratore si vede al vertice di una piramide che deve irradiare le proprie politiche sul territorio, sono stati ideati, programmati e realizzati dibattiti e incontri sulle tematiche giovanili, iniziative per la socializzazione, promozione di rapporti fra la realtà giovanili e le istituzioni locali.
Grazie agli assessorati alla partecipazione e alle politiche giovanili, è stato allestito un luogo fisico di aggregazione per lo svolgimento delle attività del forum, e, insieme all'assessorato all'urbanistica, è stato attivato un percorso partecipativo collegato alla stesura del P.U.C. e del regolamento urbanistico: convegni e assemblee, incontri con i cittadini, con le categorie interessate, con le associazioni. Tutti hanno avuto la possibilità di "entrare in contatto" con il piano attraverso internet, e si è ragionato insieme intorno alle carte e ai progetti sulla e della città, prima individuando problematiche, aspettative e visioni della città e della società nel futuro, e poi individuando le strategie di manutenzione e riqualificazione della città e del territorio, con particolare riferimento alla spazio pubblico.
E' quello che è avvenuto a Grosseto.
Ma è anche quello che vorrei avvenisse a San Salvatore Telesino nei prossimi due anni, grazie alla prossima amministrazione, perchè nei giovani sono riposte le nostre speranze per il futuro.

sabato 9 maggio 2009

2002-2009: cosa è cambiato?

Nel rimettere a posto vecchie carte, ho trovato 2 fogli dattiloscritti che nel 2002 consegnai a quelli che, a pochi mesi dalla morte di Salvatore Pacelli, dovendosi impegnare nelle imminenti elezioni comunali, mi chiedevano di candidarmi o, almeno, di "dare una mano".
Avevo la netta impressione che tutti fossero concordi nel denigrare quanto era stato fatto in passato, ma nessuno riuscisse a proporre qualcosa di concreto per il futuro.
Tutti dicevano che era necessario un rinnovamento, e che solo loro potevano garantirlo, ma nessuno sapeva dire in che cosa dovesse consistere.
Lamentando la mancanza di programmi, e anche di idee, sostenevo comunque che l'ascolto delle esigenze dei cittadini era fondamentale per avviare un processo di cambiamento basato su trasparenza, partecipazione, protezione dell'ambiente.
In particolare chiesi di rivedere gli strumenti di pianificazione e soprattutto che non fosse più consentito di "edificare, senza alcun limite, in tutto il territorio comunale e di impiantare attività produttive dappertutto, privilegiando gli aspetti economici, ma svilendo la vocazione rurale del territorio".
Affermai che "a tutti deve essere garantito uno spazio per vivere ed abitare. Aree da destinare alle attività produttive sono anch'esse necessarie. Ma speculazioni ed esagerazionni devono trovare i giusti limiti in nome del comune interesse a salvaguardare l'ambiente che ci circonda".
Parlai di soluzioni eco-compatibili per l'edilizia e di recupero del costruito, nonchè della necessità di ridurre i consumi e applicare tecnologie per produrre ed utilizzare energie alternative.
E ancora, di piano rifiuti, lavori pubblici e incarichi professionali, del sito internet del comune, di una "carta dei servizi" del comune, e di tante altre cose.
Stettero a sentire senza ascoltarmi, e poi non tennero conto di nulla.
E intanto il territorio mi sembrava sotto aggressione, con capannoni inutili dappertutto. E nella vicina Telese accadeva pure di peggio, e i costruttori che la devastavano di orribili "casermoni" cominciavano a guardare verso di noi.
Già nel 1995 avevo avuto una pessima esperienza, così nel 2007, non avendo più molta fiducia negli altri, provai a "mettermi in azione" di persona, ma dovetti rinunziare, un po' per gli ostruzionismi e i sabotaggi, ma soprattutto perchè senza un più che ampio consenso non hai speranze di cambiare le cose, e per avere consenso devi scendere a compromessi, e se scendi a compromessi diventi come gli altri e non puoi più cambiare nulla.
Questa volta, dopo i fallimenti recenti dei "politici competenti", e grazie al fatto essenziale di poter condividere un progetto con altri, personalmente disinteressati, ma decisamente convinti della necessità di un impegno civile per il bene della collettività, forse siamo finalmente sulla strada giusta: le cose stanno cambiando.
Spero che chi farà questa campagna elettorale, pur avendo ancora seguito le vecchie logiche, ora cominci a capire, e si adegui, e quando andrà ad amministrare il nostro paese lo faccia con trasparenza e dia spazio alla partecipazione, e quindi faccia cose buone per tutti.
E' la loro ultima possibilità.

Lettori fissi

Informazioni personali

La mia foto
Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.