giovedì 24 dicembre 2009

Ciao, Falabella

Il 22 dicembre è una data importante, molto simbolica, e dovrebbe essere un giorno di gioia, quello in cui, dopo il solstizio d'inverno, il giorno, e la luce, iniziano a recuperare tempo sulla notte, e sul buio.
Per me, da quest'anno, sarà sempre triste, perchè ricorderò che in questo giorno te ne sei andato, senza un saluto, senza un abbraccio, in silenzio, quasi senza farti sentire, e comunque, lasciandoci, ancora una volta, un insegnamento, un contributo.

Ci mancherai sempre: in ufficio non potrà mai più essere come prima, come quando Tu eri lì a prenderci in giro, a scherzare, a sdrammatizzare tutto, anche per non farci prendere troppo sul serio, e per non far dare troppa importanza alle cose che facevamo, rispetto a quelle veramente importanti, ma comunque sempre disponibile a dare una mano a tutti.
Non sei stato solo un collega affidabile e fidato, ma anche un amico cui ho voluto bene.
Sempre presente nei momenti importanti, sempre sorridente e capace, con il sorriso e una battuta, di farci capire da soli dove stavamo sbagliando: bastava riflettere sulla tua battuta per capire quello che avevi voluto dirci, in modo indiretto, senza rimproveri e accuse.
Ora dovremo cavarcela senza di Te, magari chiedendoci cosa avresti detto o fatto Tu in quella situazione.
Ciao, Peppe

sabato 19 dicembre 2009

A COPENHAGEN É STATO COMMESSO UN CRIMINE. MA NON E’ FINITA

DALLA LETTERA DEL DIRETTORE ESECUTIVO DI GREENPEACE INTERNATIONAL - KUMI NAIDOO:

Decine di migliaia di attivisti in tutto il mondo hanno manifestato in questi giorni perché da Copenhagen uscisse un trattato equo, ambizioso e legalmente vincolante.
Ho sperato fino all´ultimo che i nostri leader avrebbero agito, raggiungendo un accordo sul clima sufficiente a evitare la catastrofe climatica.
Ma la realtà è stata diversa. Nonostante il mandato ricevuto dai cittadini di tutto il mondo, e più di un centinaio di capi di governo arrivati a Copenhagen, il battibecco continua. I nostri leader non hanno agito come tali. Non hanno portato a termine il loro compito.
Il risultato non è equo, né ambizioso e legalmente vincolante. Oggi, i potenti della Terra hanno fallito l´obiettivo di impedire cambiamenti climatici disastrosi.
La città di Copenhagen è la scena di un crimine climatico, con i colpevoli che scappano verso l´aeroporto, coperti di vergogna. I leader mondiali hanno avuto un´occasione unica per cambiare il pianeta in meglio, evitando i cambiamenti climatici. Alla fine hanno prodotto un accordo debole, pieno di lacune.
Ma non è finita. I cittadini di tutto il mondo chiedevano un vero accordo prima che il Summit iniziasse, e continuano a chiederlo. Possiamo ancora salvare centinaia di milioni di persone dalle devastazioni di un mondo sempre più caldo: è solo diventato molto più difficile.
La società civile, la maggior parte della quale è stata chiusa fuori nei giorni finali di questo Summit sul clima, ora deve raddoppiare i propri sforzi. Ciascuno di noi deve costringere i propri leader ad agire. Dobbiamo portare la lotta per impedire la catastrofe climatica a ogni livello politico: locale, regionale, nazionale e internazionale. E lo stesso per le stanze dei consigli di amministrazione e le strade principali delle nostre città. O lavoreremo per un cambiamento effettivo della nostra società o soffriremo le conseguenze di questo fallimento.
Tre attivisti di Greenpeace entrati nel Palazzo Reale danese, nel corso della cena ufficiale dei capi di Stato, aprendo un banner con la richiesta di una vera azione per il clima, sono stati spediti in prigione per tre settimane. Si tratta dei leader sbagliati. I veri leader mondiali che hanno provato ad agire realmente sono ora in cella, mentre i presunti leader stanno abbandonando la scena.

Leggi la lettera integrale di Kumi Naidoo: http://www.greenpeace.org/italy/news/copenhagen-lettera-kumi

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.