giovedì 24 dicembre 2009

Ciao, Falabella

Il 22 dicembre è una data importante, molto simbolica, e dovrebbe essere un giorno di gioia, quello in cui, dopo il solstizio d'inverno, il giorno, e la luce, iniziano a recuperare tempo sulla notte, e sul buio.
Per me, da quest'anno, sarà sempre triste, perchè ricorderò che in questo giorno te ne sei andato, senza un saluto, senza un abbraccio, in silenzio, quasi senza farti sentire, e comunque, lasciandoci, ancora una volta, un insegnamento, un contributo.

Ci mancherai sempre: in ufficio non potrà mai più essere come prima, come quando Tu eri lì a prenderci in giro, a scherzare, a sdrammatizzare tutto, anche per non farci prendere troppo sul serio, e per non far dare troppa importanza alle cose che facevamo, rispetto a quelle veramente importanti, ma comunque sempre disponibile a dare una mano a tutti.
Non sei stato solo un collega affidabile e fidato, ma anche un amico cui ho voluto bene.
Sempre presente nei momenti importanti, sempre sorridente e capace, con il sorriso e una battuta, di farci capire da soli dove stavamo sbagliando: bastava riflettere sulla tua battuta per capire quello che avevi voluto dirci, in modo indiretto, senza rimproveri e accuse.
Ora dovremo cavarcela senza di Te, magari chiedendoci cosa avresti detto o fatto Tu in quella situazione.
Ciao, Peppe

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.