lunedì 18 maggio 2015

Marcia indietro!

Nei giorni scorsi, è stata pubblicata sul sito del comune la delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 28 aprile 2015, con la quale sono state apportate alcune modifiche al Regolamento per l'applicazione dell'Imposta Unica Comunale (I.U.C.).
Una delle modifiche riguarda l'ormai ex articolo 28, che stabiliva nella misura del 20% il valore della riduzione riconosciuta a chi effettua compostaggio domestico: adesso la riduzione non è più predeterminata e fissa, come opportunamente il "vecchio" regolamento (comunque valido fino al 31.12.2014) aveva stabilito, ma la condiziona a una delibera di Consiglio Comunale che dovrà deciderla anno per anno, da un minimo del 5 ad un massimo del 25%, come da regolamento sul compostaggio domestico, in funzione dei risparmi conseguiti l'anno precedente.
Dunque se per il 2014 la riduzione sembra confermata nella misura del 20%, per gli anni successivi dovrà essere determinata "a posteriori", anno per anno, e questa indeterminatezza, e l'eccessiva forbice fra i valori minimo e massimo ora stabiliti dall'attuale articolo 29 del regolamento per l'applicazione dell'imposta unica comunale, non contribuisce, a mio avviso, ad incentivare questa pratica virtuosa da parte dei cittadini.
Possiamo solo prendere atto !
E' comunque auspicabile che questa percentuale possa poi essere confermata, o aumentata, anche per gli anni successivi, in modo che sempre più cittadini siano incentivati a praticare l'auto-compostaggio, che dovrebbe essere esteso alle mense scolastiche, imposto agli agriturismo, anche in virtù delle agevolazioni che si è deciso di introdurre a loro vantaggio, al parco del Grassano, ...
Ciò insieme ad altre iniziative per dare un nuovo impulso alla riduzione dei rifiuti e al miglioramento della raccolta differenziata.
Infatti, l'Amministrazione Comunale ha voluto divulgare l'ultimo dato, assai negativo, della percentuale di raccolta differenziata del nostro comune, peggiorata rispetto alle rilevazioni precedenti: 63%, al di sotto del limite minimo del 65%, e con la prospettiva quindi che vengano applicate le sanzioni previste per legge!
A cosa è dovuto questo peggioramento? Ad una minore attenzione da parte degli utenti (cittadini, uffici comunali, scuole, esercizi commerciali, ...)? All'intensificarsi del fenomeno dell'abbandono illecito di rifiuti nel territorio, rifiuti che poi, una volta raccolti, peraltro con costi elevati, diventano tutto indifferenziato? Alle difficoltà della ditta affidataria del servizio a seguito dell'incendio che ha distrutto la sua struttura operativa?
Non è dato saperlo!
Però l'Amministrazione, per quello che emerge, rimprovera e diffida solo i cittadini - utenti del servizio!
E intanto, pur dopo aver aderito alla convenzione "imposta" dall'ATO, si appresta ad approvare invece un nuovo "piano rifiuti", commissionato dal comune capofila di Amorosi per un costo di circa 20.000 euro, che dovrà essere posto a base di un affidamento unico del servizio per Amorosi, Castelvenere e San Salvatore. Era stato chiesto al Sindaco di pubblicare sul sito questo progetto e di dare tempo ai cittadini di presentare delle osservazioni. A questa sollecitazione aveva replicato che ne avrebbe disposto l'invio alla consulta ambientale per il tramite dell'assessore competente. Nemmeno questo risulta sia avvenuto.

martedì 17 febbraio 2015

La Trattativa.


Mercoledì scorso ho partecipato al dibattito con Sabina Guzzanti seguito alla proiezione del suo ultimo film: "La trattativa".
Certo, la proiezione deve aver sorpreso e depresso parecchio, soprattutto chi certe verità non le aveva mai conosciute, ma ugualmente non è tollerabile il clima di rassegnazione e impotenza che è venuto fuori dagli interventi dalla platea.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, è chiamato ogni giorno a piccole o grandi scelte nel senso di fare il proprio dovere o il proprio interesse, a intervenire o girarsi dall'altra parte, informarsi o ignorare deliberatamente, elaborare una propria idea su quanto accade ed esprimerla o restare nascosto, impegnarsi in prima persona o continuare solo a delegare, a interessarsi o a restare indifferente, ...
Il peggio che possiamo fare è sentirci de-responsabilizzati rispetto a come vanno le cose nel nostro Paese.
L'indignazione dovrebbe portarci ad agire, non a rassegnarci.
Non è solo colpa dei politici incapaci o ladri, della casta, dei corrotti e dei mafiosi, o dei fannulloni, ... Non è sufficiente essere o sentirci, noi, onesti per assolverci.
Se non possiamo fare molto per condizionare le scelte del governo o del parlamento, e se al voto per le elezioni politiche hanno tolto valore con il porcellum (nè sembrano intenzionati a restituirlo), potremmo invece fare molto per orientare i sindaci e le amministrazioni dei nostri piccoli paesi. E invece, dalla parte dei cittadini, si "sente" quasi solo silenzio.
Dunque non è un problema di "poter o non poter fare qualcosa", la verità è che gli italiani sono ormai irrimediabilmente MALATI di SUDDITANZA. Siamo diventati SUDDITI incapaci, non dico di ribellione, ma persino di vitalità.
Non più uomini, ma, visto che siamo in clima di carnevale, maschere: tutti Girella ossequiosi verso il potere, qualunque potere, anche quello mafioso, per chi ci vive a contatto, e dunque servili, opportunisti, bugiardi, ... in una parola: complici!

E infatti non aveva senso!

Commento ad articolo di Cittadini in Movimento sul PUC.

30 – 40 i presenti, compresi gli “addetti ai lavori”. Pochi interventi, e quasi tutti “fuori tema”.
L’incontro, come ho sentito dire testualmente, voleva essere una “ricerca di mercato”, con ciò avvalorando l’idea che si possa ancora lavorare alla pianificazione urbanistica con in testa, come obiettivo, solo, o principalmente, lo sviluppo economico di un territorio (cioè, tradotto, investimenti in cambio di terra, ovviamente a buon prezzo).
Tutti a chiedersi come attirare investimenti, pur consapevoli che quelli arrivati in passato si sono tradotti soprattutto in scempi.
E sentire (dal prof. Ferrigni) che non conosce il dato delle case sfitte o invendute (testuale: “2-300 dicono, ma io non so se sono questi i numeri”!!) e (dal sindaco) che ci sono solo 5 capannoni vuoti, francamente, è inaccettabile.
Abbiamo chiesto alle ultime tre amministrazioni e a un commissario prefettizio il censimento degli appartamenti e dei capannoni inutilizzati senza avere una risposta, e ora si cerca di minimizzare dei dati (ben maggiori, come tutti possono vedere) che, se correttamente considerati, dovrebbero far valutare pari a zero l’esigenza di nuove volumetrie!
E, sempre per franchezza: che si possa considerare un vanto l’aver chiesto e ottenuto dalla Provincia, a modifica del PTCP, la possibilità di interrompere il corridoio ecologico “Monte Acero – Rocca – Pugliano – Grassano” mi indigna. Ma come si può pensare che sia una cosa positiva quella di interrompere un corridoio ecologico?
Ma i motivi di sconforto abbondano. Il comune di Amorosi (ma almeno loro hanno pubblicato qualche documento sul PUC) sta lavorando ad una “piattaforma logistica” a confine con San Salvatore: altro cemento su terreni agricoli! Qualcuno ancora pensa che i biodigestori siano una “cosa buona”, da premiare! …
Eppure qualcuno l’ha denunciata l’eccessiva cementificazione, eppure il sindaco una buona idea l’ha illustrata: una pista ciclabile fra Grassano e il paese (ma quando la vedremo?), eppure l’idea di trasformare le stalle in ristoranti almeno va nella giusta direzione del recupero del già costruito in alternativa a nuove edificazioni, eppure anche Loro sanno che alcune delle misure inserite nelle N.A. troveranno opposizione in Provincia, …
Hanno detto che l’amministrazione ha una sua idea di piano e che nel prossimo incontro sarà illustrata in una forma “definita ma non definitiva”: speriamo!
Intanto niente ancora è stato pubblicato sul sito internet del Comune (che mentre scrivo è pure “hackerato”!).

Siamo tutti coinvolti - nessuno può sentirsi escluso.

Commento ad articolo sul PUC di Martino Izzo (leggi)

“Se mafie, palazzinari, politici corrotti, amministratori senza scrupoli, speculatori, architetti e geometri pronti a tutto, e non so quante altre categorie di cittadini eminenti (aggiungo senz’altro io gli ingegneri) portano il peso preponderante nella responsabilità del territorio e nella cementificazione del Belpaese, sarebbe del tutto miope ignorare le connivenze minute, il consenso passivo, chiamiamolo così, ad un carnevale in grado di riservare briciole a molti se non a tutti. Il bello dei carnevali, si sa, è proprio questo: il bando delle inibizioni. Peccare licet” (Ermanno Rea – “La fabbrica dell’obbedienza” – a pag. 141).

Lettori fissi

Informazioni personali

La mia foto
Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.