martedì 17 febbraio 2015

La Trattativa.


Mercoledì scorso ho partecipato al dibattito con Sabina Guzzanti seguito alla proiezione del suo ultimo film: "La trattativa".
Certo, la proiezione deve aver sorpreso e depresso parecchio, soprattutto chi certe verità non le aveva mai conosciute, ma ugualmente non è tollerabile il clima di rassegnazione e impotenza che è venuto fuori dagli interventi dalla platea.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, è chiamato ogni giorno a piccole o grandi scelte nel senso di fare il proprio dovere o il proprio interesse, a intervenire o girarsi dall'altra parte, informarsi o ignorare deliberatamente, elaborare una propria idea su quanto accade ed esprimerla o restare nascosto, impegnarsi in prima persona o continuare solo a delegare, a interessarsi o a restare indifferente, ...
Il peggio che possiamo fare è sentirci de-responsabilizzati rispetto a come vanno le cose nel nostro Paese.
L'indignazione dovrebbe portarci ad agire, non a rassegnarci.
Non è solo colpa dei politici incapaci o ladri, della casta, dei corrotti e dei mafiosi, o dei fannulloni, ... Non è sufficiente essere o sentirci, noi, onesti per assolverci.
Se non possiamo fare molto per condizionare le scelte del governo o del parlamento, e se al voto per le elezioni politiche hanno tolto valore con il porcellum (nè sembrano intenzionati a restituirlo), potremmo invece fare molto per orientare i sindaci e le amministrazioni dei nostri piccoli paesi. E invece, dalla parte dei cittadini, si "sente" quasi solo silenzio.
Dunque non è un problema di "poter o non poter fare qualcosa", la verità è che gli italiani sono ormai irrimediabilmente MALATI di SUDDITANZA. Siamo diventati SUDDITI incapaci, non dico di ribellione, ma persino di vitalità.
Non più uomini, ma, visto che siamo in clima di carnevale, maschere: tutti Girella ossequiosi verso il potere, qualunque potere, anche quello mafioso, per chi ci vive a contatto, e dunque servili, opportunisti, bugiardi, ... in una parola: complici!

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.