lunedì 26 gennaio 2009

Congresso di Sezione marzo 2007 - relazione.

San Salvatore – Telesino 18 marzo 2007
Sala Conferenze dell’ex Municipio.

Care Compagne e Cari Compagni,

i lavori di oggi si svilupperanno nelle seguenti tre fasi:
- presentazione delle mozioni;
- dibattito;
- operazioni di voto.
Nell’introdurre gli interventi, vorrei fare insieme a Voi uno sforzo per contestualizzare la discussione sulle mozioni rispetto al nostro territorio, ed in particolare rispetto alle prossime elezioni amministrative comunali.
Come ricordate, il 3 febbraio si è svolto un incontro pubblico organizzato dai DS insieme agli amici di RC e del PdCI:
Il Centro Sinistra a San Salvatore Telesino: quale futuro?
… tempi e luoghi della partecipazione democratica,
al quale hanno partecipato anche tutte le altre componenti politiche del centro sinistra.
Come ho già avuto modo di illustrare in un precedente comunicato, la nostra intenzione era quella di affrontare la crisi della Politica e i personalismi che spesso la inquinano e la sviliscono, nell’incapacità di andare oltre l’ordinaria amministrazione, creando così disaffezione e diffidenza.
Quale rimedio per ri-vitalizzare la politica abbiamo sollecitato una maggiore, e più informata, partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa della loro Comunità, creando occasioni di incontro e di confronto, come assemblee e comitati civici.
Proprio nelle piccole Comunità locali, dove più vivo è il senso di appartenenza, è possibile sviluppare in concreto l’idea della partecipazione, trovando più facilmente tempi e luoghi adeguati, e promuovendo la diffusione di strutture di consultazione, concertazione e decisione intermedia fra la democrazia delegata e la democrazia diretta, che valorizzino la collaborazione delle associazioni, delle cooperative sociali, dei circoli, delle società sportive, del volontariato.
Come già sapete, il progetto di mettere in campo una lista unitaria per le prossime amministrative, rappresentativa di tutte le forze politiche di centro-sinistra, non sembra potersi realizzare, sia per la chiusura sostanziale dell’attuale maggioranza, sia per una generalizzata difesa, da parte dei vari soggetti in campo, delle proprie particolari posizioni ed esigenze.
Sembra, anzi confermata la scelta del sindaco uscente di preferire un accordo con esponenti di alleanza nazionale, rifiutando nei fatti di inserire esponenti dei DS e di altre forze di sinistra nella sua coalizione.
Il che costringe le altre forze di centro sinistra a cercare altri percorsi sui quali sviluppare la propria azione politica.
Ebbene il progetto del partito democratico a me sembra essere l’occasione per favorire questo percorso, e per determinare una maggiore partecipazione ed il ricambio della nostra classe dirigente, che da più parti è ritenuto necessario per rafforzare il centro sinistra.
Nel merito delle mozioni io vorrei solo dire che in tutte ho ritrovato i principi ai quali ci siamo sempre ispirati. Da tutte trasuda la passione politica dei promotori e l’amore per il partito e per la sua storia.
Certo, le strade indicate sono diverse, per cui la scelta che ci è richiesto di fare è effettivamente decisiva per le sorti del partito. Ed è una scelta difficile visto l’attuale quadro di incertezza che stiamo vivendo ed i molti conflitti aperti all’interno della Società e fra le varie forze politiche.
Questo, tuttavia, è il momento di scelte coraggiose ed innovative, è il momento di invertire una tendenza distruttiva della politica, che ha portato ad una eccessiva frammentazione, a continue divisioni, favorite certo dal contesto istituzionale.
Questo è il momento di andare verso una semplificazione del quadro politico, verso un rinnovamento: è il momento di fare una scelta coraggiosa e di lavorare per una aggregazione che, lungi dal dissolvere la nostra identità, offra un luogo di partecipazione che sia solido ed innovativo allo stesso tempo.
In particolare Noi abbiamo l’esigenza di decolonizzare il Sannio dal “mastellismo”, di offrire a questo territorio una coalizione politica forte, moderna, capace di confrontarsi con l’UDEur, così come dobbiamo "decolonizzare il nostro immaginario" (come dice Latouche), rifiutando gli schemi prestabiliti e i luoghi comuni per ri-diventare protagonisti ed artefici del nostro destino.

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.