lunedì 26 gennaio 2009

IL PARTITO DEMOCRATICO

INCONTRO PUBBLICO SULLE PRIMARIE DEL 14 OTTOBRE

Relazione del Segretario dei Democratici di Sinistra.
Da poco più di un anno siamo passati da un governo di centro destra ad uno di centro sinistra, e benché molte cose siano cambiate in meglio, non se ne ha piena percezione, e i cittadini continuano a perdere fiducia nella politica, e nella sua capacità di dare risposta alle loro necessità.
La crisi della democrazia rappresentativa, a mio parere, è irreversibile, e il tema dell’antipolitica si ripropone, ancora con maggiore forza, proprio in conseguenza della delusione che finora ha provocato l’azione di governo negli elettori di centro sinistra.
Tale sfiducia, e l’antipolitica dilagante, si nutrono, fra l’altro, dei personalismi, dell’incapacità di andare oltre l’ordinaria amministrazione, della diffidenza dei cittadini e del disimpegno di quelli migliori, che lasciano il campo ai mediocri e ai “servi” dei potentati economici.
Frustrazione, rabbia e rigetto aumentano, e un libro tutto sommato scontato come “La Casta” fa registrare un successo straordinario (oltre un milione di copie vendute).
Le battaglie di sempre della sinistra (tutela dei diritti dei più deboli, opposizione alle guerre e alla precarietà del lavoro, resistenza contro lo stupro ambientale e del territorio), rischiano di essere abbandonate per mancanza di “truppe”.
L’antipolitica è l’inevitabile conseguenza della degenerazione della classe politica italiana, e non solo, del suo svuotamento, del suo farsi sempre più auto-referenziale e “castale”, del suo sempre più insopportabile impastoiarsi con l’economia, della dissoluzione del suo linguaggio nel linguaggio televisivo.
E’ di un mese fa il v-day di Beppe Grillo, che fa accuse e proposte che in gran parte non si può non condividere. Poi, lo stesso Grillo, dopo aver raccolto lo scontento e la rabbia della gente, è passato, con disarmante naturalezza, ad auspicare liste civiche estranee ai partiti nelle prossime consultazioni amministrative. Dunque anche Lui sa che non c’è altra strada che quella di partecipare al gioco, di non delegare più e di impegnarsi in prima persona.
E’, in effetti, quello che Noi D.S., qui a San Salvatore, diciamo da almeno due anni, proponendo, quale rimedio per ri-vitalizzare la politica, una maggiore, e più informata, partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa della loro comunità, creando occasioni di incontro e di confronto, come assemblee e comitati civici.
Proprio nelle piccole comunità locali, infatti, dove più vivo è il senso di appartenenza, si può sviluppare in concreto l’idea della partecipazione, trovando con maggiore facilità, tempi e luoghi adeguati, e promuovendo la diffusione di strutture di consultazione, concertazione e decisione intermedia fra la democrazia delegata e la democrazia diretta, valorizzando la collaborazione delle associazioni, delle cooperative, dei circoli, delle società sportive, del volontariato.
La costituzione, finalmente, del partito democratico può essere l’occasione per favorire questo percorso, e per determinare una maggiore partecipazione ed il ricambio della nostra classe dirigente, che troppo spesso si è distinta, nel passato, solo per la generalizzata difesa dei propri interessi particolari.
Certo, i piccoli e grandi segnali che in questo momento ci è dato di leggere, non sono entusiasmanti come ci si poteva aspettare. Non sembra che ci sia una effettiva volontà degli apparati di aprirsi, di rinnovarsi, di riorganizzarsi in modo da favorire più partecipazione. Gli spazi per il nuovo sono compressi.
Le liste, sia quelle nazionali che quelle regionali, soprattutto in Campania, non ci soddisfano. Sono liste bloccate, e non si potranno esprimere preferenze: ancora una volta sono gli apparati di partito a decidere per Noi.
Tuttavia, non possiamo sottrarci a questo impegno e alle responsabilità che abbiamo: questo è il momento di scelte coraggiose ed innovative, è il momento di invertire una tendenza distruttiva della politica, che ha portato ad una eccessiva frammentazione, a continue divisioni, favorite certo dal contesto istituzionale.
Questo è il momento di andare verso una semplificazione del quadro politico, verso un rinnovamento: è il momento di fare una scelta coraggiosa e di lavorare tutti, dalla base, per un nuovo e diverso partito, per una aggregazione che, lungi dal dissolvere le nostre identità, offra un luogo di partecipazione e, rifiutando gli schemi prestabiliti e i luoghi comuni, ci consenta di ri-diventare protagonisti ed artefici del nostro destino.
E veniamo alla situazione di San Salvatore Telesino.
Come ho già detto, la costituzione del Partito Democratico è una grande occasione per la politica italiana, e lo sarà ancora di più se sapremo sfruttarla bene in ogni singola realtà locale.
Se abbiamo davvero a cuore le sorti del nostro paese e il ben-essere nostro e dei nostri concittadini, dobbiamo lavorare insieme, sfruttando le sinergie dei nostri partiti di provenienza, ma soprattutto l’apporto che potrà dare la società civile.
Da lunedì prossimo avremo un leader nazionale organismi dirigenti comuni a livello regionale. Per i livelli provinciali e locali occorrerà ancora qualche mese. Ma, da subito, sarà comunque necessario coordinarci e concordare ogni attività, senza fughe in avanti e iniziative personali e personalistiche, che potrebbero riflettersi negativamente su tutto il partito, con l’unico risultato di contribuire a tenere lontane persone che potrebbero aderire e che invece, disorientate dalle nostre difficoltà, e dall’incoerenza fra enunciazioni di principio e azioni concrete, continuerebbero ad evitare di esporsi e di proporsi.
Il nostro principale obiettivo deve invece essere quello di rinnovare la classe dirigente, e soprattutto di favorire e valorizzare l’impegno dei giovani. A loro dobbiamo però dare esempio di coerenza e capacità di impegno collettivo.
Concludo con un breve accenno alla questione inceneritore.
Come DS siamo usciti con un manifesto con il quale abbiamo ribadito la nostra posizione, già chiarita precedentemente dal nostro segretario provinciale.
E’ però opportuno, ora, anche per rispondere ad alcune critiche che recentemente, e forse ingenerosamente, sono state rivolte al PD prima ancora che vedesse la luce, che si lavori ad un comunicato sull’argomento da parte di tutti i referenti territoriali dei DS e della Margherita, in Valle Telesina, che ci impegni tutti a fare quanto necessario per scongiurare la materializzazione di questo scempio ambientale.

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.