P.S.: BENI COMUNI DA TUTELARE: dicembre 2010

CURRICULUM BREVE

Mi sono diplomato al Liceo Scientifico di Telese nel 1985.
Nel 1990 ho conseguito la laurea in ingegneria presso l'Università degli Studi "Federico II" di Napoli.
Nel 1991 ho fatto cinque mesi di stage presso la RDB di Piacenza, poi, fino a giugno 1992 un anno di servizio militare.
Quindi, dopo quasi tre anni di libera professione, dal settembre del 1994, dopo aver vinto alcuni concorsi pubblici, lavoro nell'INPDAP, prima come consulente professionale, poi come coordinatore della consulenza (della Campania prima e dell'intera Italia meridionale poi).
Dal 2005 al 2011 ho svolto vari incarichi come dirigente (ufficio patrimonio, dismissioni, ...) presso la direzione regionale della Campania; dal 2012 sono tornato alla consulenza tecnica dell'INPDAP (ora INPS).
Ho praticato sport agonistico per oltre 25 anni (allievi, poi II e I categoria dei campionati di calcio dilettanti, con il San Salvatore e il Telese, ma solo per passione).
Ho seguito numerosi corsi di formazione e specializzazione, in particolare su sicurezza del lavoro, bioedilizia, prevenzione incendi, lavori pubblici, miglioramento dell'efficienzza energetica in edilizia, gestione delle risorse umane.

LETTURE:

P. Donadieu: "Campagne urbane"

José Saramago: "Il quaderno".

pag. 28: "solo le pagine della vita si girano, quelle della vita, no". - pag. 67: "La legge della giungla che ha imperato negli ultimi trent'anni non sarebbe arrivata alle conseguenze che sono sotto i nostri occhi se i governi, tutti, avessero fatto delle Costituzioni dei loro paesi un vademecum di uso diurno e notturno, l'abbiccì del buon cittadino". - pag. 85: "Fortunatamente ci snono parole per tutto. ... Come la bontà non ha da vergognarsi di essere bontà, anche la giustizia non dovrà dimenticare di essere, innanzitutto, restituzione, restituzione di diritti. Tutti, a cominciare dal diritto elementare di vivere degnamente. ... La carità è ciò che resta quando non c'è bontà né giustizia". - pag. 144: "E' chiaro che i bancieri non sono gente di cui fidarsi, la prova è la facilità con cui mordono la mano di chi dà loro da mangiare". - pag. 145: "... la politica o è al servizio della comunità, servizio leale e coerente, o finisce per diventare mero strumento di interessi personali e di partito, non sempre limpidi".

U. Barbàra: "Il corruttore" (avvincente)

T. Higa: "Microrganismi effettivi - la rivoluzione che ci salverà"

Alberoni: "L'arte del comando"

F. Arminio: "Vento forte tra Lacedonia e Candela"

E. Bove: "L'ultima notte di Bedò"

E. De Luca: "In nome della Madre"

R. Cantone - "Solo per giustizia".

V. Argenio: "Orme nella nebbia"

-pag. 48: "tra uomini di cuore, nonostante la differenza d'idee, vi è sempre un legame superiore ed indissolubile".- pag. 50: "se le classi operaie devono emanciparsi dalla miseria, le classi privilegiate devono emanciparsi da miserie a volte più gravi da quelle del proletariato, da profonde miserie morali".- pag. 151: "è necessario che non si usi il termine concludere, perché ogni conclusione pone dei limiti di pensiero." - "penso che l'utopia sia necessaria come la realtà. Se non ci fosse l'utopia non potrebbe realizzarsi alcun progresso civile, nessuna apertura dello spirito. L'utopia è importante, anche se il risvolto pratico si dovesse realizzare all'uno per cento".- pag. 169: "Preoccupazioni mal nascoste, in assenza di impegno, anche mentale, prendevano all'istante il sopravvento e abbassavano la tensione passionale, quella necessaria, che non sarebbe dovuta mai venire meno".pag. 178: "il potere concede solo ciò che non può togliere" - "non siamo ribelli, ma persone che cercano di capire il mondo, dando al contempo un senso all'esistenza".- pag. 213: "Come possiamo coinvolgere persone che non amano ragionare, che non sono abituate a sforzare le meningi, che preferiscono piccoli vantaggi purché immediati alla conquista di un totale e duraturo permanere di uno stato di libertà?".- pag. 221: "La storia ci insegna che le condizioni del lavoratore sono sempre state miserabili".- pag. 228: "Con l'idea dell'uomo al centro dell'universo, ..., verranno a crearsi delle societàserrate, dove avranno imperio le angherie, le prevaricazioni, si costruiranno i mercati più smodati dove anche l'uomo sarà merce e baratteraà se stesso, ... Non c'è una motivazione, in natura, che giustifichi la presenza di gerarchie fra gli uomini".pag. 262: "... non esiste la libertà in assoluto, se non è paragonata a qualcosa che la neghi".- pag. 276: "I partiti, soprattutto i partiti sono la nostra rovina! ... macchine infernali di potere, dove ognuno crede di poter dire la sua, ..., e invece sono solo il mezzo necessario per rinnovare le deleghe di rappresentanza.... una volta che si sarà seduto sullo scranno del potere, le esigenze per cui si trova lì, quelle del popolo che l'ha eletto, passeranno in second'ordine, e cominceranno a farsi strada i rapporti deviati con il capitale, ...".- pag. 278: "Spesso sentiamo dire che il mondo della delinquenza è un governo parallelo. E non è poi tanto falso. Verrà un giorno in cui tutto sarà liberalizzato o tutto sarà legalizzato, e delinquenti e professionisti della politica".siederanno l'uno accanto all'altro".- pag. 2__ "Non esiste osservatore così terribile, né procuratore così ostinato come la coscienza d'ognuno".- pag. 293: "Morire per le proprie idee è quanto di meglio possa desiderare un uomo".- pag. 283: "... era bello manipolare gli ortaggi, le creature morte come lui li chiamava, piuttosto che essere manipolati da quelle vive". "Non esiste osservatore così terribile, né procuratore così ostinato come la coscienza di ognuno".- pag. 293: "morire per le proprie idee è quanto di meglio possa desiderare un uomo, ...".- pag. 301: "... la storia ha fame di vittime, e il numero dei martiri è sempre incompleto. Il filo rosso non è ancora consumato, e quanto ancora la storia riempirà le sue pagine di lacrime e sangue: ...".- pag. 303: "Non è tanto il capitale che crea distinzione, quanto l'impossibilità per ognuno di arrivare ad una conoscenza media del sapere del tempo".- pag. 309: "La politica è in ogni azione che compiamo ed in ogni idea che manifestiamo".- pag. 313: "Parlare d'anarchismo o di socialismo ha senso solo se le idee si mettono in pratica. I fatti ... quelli sono importanti".- pag. 319: "Vorrei invece che la vita fosse come una passeggiata per i sentieri di montagna, dove la felicità è d'aspettare chi sta dietro, per condividere le stesse gioie per le continue scoperte".pag. 329: "... la propaganda fondata sul bene, sull'amore, era difficile da far digerire: chi è incapace di far bene o d'amare rifugge da tale richiamo. Una propaganda d'odio o di perversione al contrario richiama chiunque, e diventa una giustificazione per chi non sa amare e per chi vuole trasgredire".pag. 336: "Bisogna pur schierarsi un bel giorno, abbandonando i timori per le cose non fatte o mal riuscite".- pag. 338: "E' un bel guaio quando le idee diventano politica!" ... "la nostra società occidentale è talmente malata di capitalismo che fuori, non comprendendone l'egoismo di fuori, scambiano l'interesse radicato per un idealismo convinto".- pag. "... se si va per regole ci s'impiega molto tempo ad imparare; noi invece li abbreviamo i tempi perché procediamo per dimostrazioni".- pag. 364: "La costruzione di una società, come quella di una cattedrale, dovrebbe procedere in modo orizzontale, ... E' questa la vera rivoluzione, quella di considerarsi ognuno come l'altro? Ma lo diceva anche Cristo".- pag. 390: "Chi possiede una naturale sensibilità è accusato d'essere infantile. Si può accusare un bambino d'essere bambino?".- pag. 392: "In un ambiente naturale, dove ... esisteranno solo l'individualità e l'autenticità delle persone, e la sincerità non avrebbe alcuna necessità di essere rimpiazzata dall'ipocrisia. ... l'identià d'ognuno non verrebbe scambiata con l'appartenenza. Io esisto se appartengo! No, non posso accettarlo".-pag. anche nel sociale si potrebbe tentare una via ... dove tutti sono proprietari ma nessuno individualmente, possiede niente".- pag. 460: "si dimenano i linguaggi esibiti davanti ai caffè, dove ci si accapigliava per affermare delle posizioni, ma in realtà si esprimevano solo ideee logore e avvizzite; e i pensieri che sembravano profondi, ... erano solo passaggi d'inutili parole che vagavano nell'aria nel breve volgere di attimi, e morivano perchè non c'erano isole feconde ad accoglierle".- pag. 520: "In politica è davvero trascurabile essere amico o nemico, perchè l'importante è stare al gioco".- pag. 524: "... mangiare e lasciar mangiare... lo scopo del sistema era proprio quello di scalare e dar l'assalto al bilancio".- pag. 536: "Volete dunque il comunismo? Tutt'altro! Vogliamo di più, vogliamo il collettivismo. La gioia non è nell'accentramento ma nella condivisione".- pag. 542: "... poichè non siamo carnefici non ci rimane che essere ribelli".- pag. 566: "Ma una rivoluzione, per la propria libertà, era già scritta nel cuore di chi voleva reagire. ... bisognava solo risvegliare i cuori assopiti dal servaggio mentale ...".- pag. 572: "il governo, ..., per reggersi, aveva bisogno non di forza pua, bensì di coltivare le masse, d'innaffiarle con concessioni blande, d'istruirle su problemi effimeri, d'impegnarle in divertimenti semplici e coinvolgenti".

“Danilo Dolci – una rivoluzione non violenta”.

-pag. 31: "un cambiamento non avviene senza forze nuove, ma queste non nascono e non crescono se la gente non si sveglia a riconoecere i propri interessi e i propri bisogni".- pag 32: "Sono uno che cerca di tradurre l'utopia in progetto. Non mi domando se è facile o difficle, ma se è necessario o no. E quando una cosa è necessaria, magari occorreranno molta fatica e molto tempo, ma sarà realizzata".- pag. 63: "... era chiaro che i cambiamenti non piovevano dalle nuovole, ma richiedevano nuova forza, e per nuova forza occorreva che la gente capisse quali erano i propri interessi, le proprie necessità, e si organizzasse puntando su queste. Come in ogni parte del mondo non si può chedere alla gente che non ha esperienza politica di impegnarsi per cambiare le cose; occorre che loro partecipino in un certo senso, per vedere, per toccare, per sapere cioè che l'esperienza è possibile".- pag. 65: "Penso che sia molto importante che ciascuno si abitui dentro di sé a dire che cosa è giusto o sbagliato e prima che cosa è falso e cosa è vero".- pag.70: "c'é una presunzione che ci rende statici. ... per qualsiasi cambiamento la prima necessità è l'umiltà, e poi, naturalmente, avere i progetti: trasformare i sogni in progetti; vedere come un sogno può diventre un'ipotesi , e poi diventare progetto; capire che è necessario per tutti imparare a comunicare. Ma anche questo rimarrà un sogno fino a quando non diventerà un progetto".- pag. 76: " ... la grande maggioranza delle persone è malcontenta, ma non riesce a trasformare il proprio malcontento in una nuova forza propulsiva, capace di vincere gli impedimenti esterni al proprio sviluppo".- pag. 87: "Ma non basta saperlo. Che si fa?".- pag. 112: "Come la fisica delle particelle contribuisce a chiarire la cosmologia, così un laboratorio educativo, anche se piccolo, può esplorare leggi di relazione necessarie al crescere del mondo" ... "criminale è spegnere nell'immane inerzia la naturale curiosità dei bambini e dei giovani, invece di potenziarla co organizzandola". - pag. 140: " Per rimanre servi: annegare lo sdegno in lamentose chiacchiere".- pag. 143: "L'uomo non può raggiungere la sua creatura finché non si riconosce creatura in un mondo di creature ... Il risveglio del mondo a una nuova vita, necessaria e possibile, non può maturare che dal risveglio delle singole coscienze impegnate a organizzarsi in strutture - tanto robuste quanto non violente - capaci di favorire la creatività personale e collettiva".- pag. 147: "L'uomo ha vissuto troppo spesso usl pianeta alla stregua di un parassita. E, se in alcuni casi certi parassiti sono così coscienziosi da non distruggere i loro ospiti, perché distruggendoli distruggerebbero se stessi, l'uomo non è fra questi".

Sylvain Lévi – “La dottrina del sacrificio nei Brahmana”.

pag. 70: "Non dicendo nient'altro che la verità, gli dei si indebolirono e si impoverirono; per questo colui che dice sempre e soltanto la verità s'indebolisce e s'impoverisce. Ma alla fine esiste pienamente, ...".Giuseppe Messina - Indicatori per una pianificazione territoriale ecosostenibile.(Ne riporto alcuni passi in un post).Giorgio de Santillana – “Fato antico e fato moderno”.pag. 25: "I maestri d'arte vollero mettere nella costruzione tutte le proporzioni, distanze e armonie planetarie, cicli e ricorrenze, le unità di misure e di musica, quadratue, poligoni e rapporti. ... tutta la teoria classica dll'architettura, da Vitruvio a Villalpando, è un simile intrigo che vuol, chiudersi a sistema".Pag. 33: "Il rapporto del pensiero con la natura nei tempi classici era ben diverso dal nostro; non già ricercaq di un punto di sfondamento da cui sopraffare l'avversario, ma la ricerca di un'armonia, di una proporzione, di un ritmoin cui si inserisce".Josè Saramago – “Cecità”.Straordinario romanzo. Avvincente e "deprimente": perfetta analisi delle troppe, e troppo diffuse, miserie umane. Troppo rare le eccezioni per sperare nella salvezza. L'unico obiettivo realistico è una soffertissima sopravvivenza.

- Randy Pausch – “L'ultima lezione” (la vita spiegata da un uomo che muore).

Per chi conosce l'inglese, consiglio di guardare il video su http://www.thelastlecture.com/Per chi poi è appassionato di informatica, guarderei anche il sito http://www.alice.org/

Pag. 149-150: "... se sottraessimo alle lamentele un decimo delle energie che vi investiamo e la applicassimo alla risoluzione del problema, resteremmo sorpresi di vedere quanto cominciano a girare bene le cose. ... piangersi addosso è una strategia che non paga. Abbiamo tutti energia e tempi limitati. E' davvero difficile che passare il tempo a lamentarci ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi".Pag. 153: " ... molte persone passano buona parte del tempo a difendersi da quello che gli altri pensano di loro. Se nessuno si preoccupasse di quello che gli altri hanno in testa, nella nostra vita e nel nostro lavoro saremmo tutti più efficienti ...".Pag. 174: "Qual'è il tuo segreto? ... Piuttosto semplice. Chiamatemi un qualsiasi venerdì sera in ufficio alle dieci esatte e ve lo dirò. ... In pratica bisogna lavorare sodo. ... Il duro lavoro è come l'interesse composto in banca. I premi si costruiscono più in fretta".Pag. 183: "Dite la verità. ... Tutte le volte. ... Vali quanto le tue parole. ... L'onestà non è solo moralmente giusta, ma anche efficace. In una cultura dove tutti dicessero la verità, si potrebbe risparmiare il tempo sprecato per verificare le affermazioni".Pag. 199: "abbiamo dato molta enfasi all'idea dei diritti dell'uomo. Ed è un'ottima cosa, ma non ha senso parlare di diritti senza accennare anche alle responsabilità. I diritti devono avere una fonte, e provengono dalla comunità. In cambio tutti abbiamo delle responsabilità nei confronti della comunità. Dobbiamo essere attenti al sociale. ...tutti devono contribuire al bene comune. Non farlo ha un solo nome: egoismo".Raffaele Cantone – “Solo per giustizia” (vita di un magistrato contro la camorra).- pag. 77: "una persona che rappresenta la legge non dovrebbe mai far nulla senza la certezza di agire in modo conforme ad essa, per principio".- pag. 124: " ... non esiste un discrimine preciso fra criminalità comune e criminalità organizzata. E non esiste nemmeno un bianco che che confini nitidamente con il nero. In mezzo c'é il grigio, molto grigio, un colore che può declinarsi in tante sfumature e copre una zona di indotti indiretti, di connivenze, di simbiosi più o meno incestuose".- pag. 249: " ... la battaglia contro le mafie non può essere soltanto un problema di repressione. I clan, se hanno prosperato, non ci sono riusciti solo perchè capaci di imporre le loro regole con la violenza e l'intimidazione. Hanno occupato spazi lasciati vuoti e svolto funzioni in qualche modo qualificabili come di intermediazione sociale. Per vincere la battaglia, lo Stato ha il dovere di riappropriarsi a trecentosessanta gradi del territorio che era stato occupato dai clan, territorio inteso non soltanto in senso fisico, ed è quindi indispensabile anche un forte impegno di tipo culturale".- pag. 292: "... la maggioranza dei cittadini era estranea alle logiche del clan. Però bisognava anche dire che spesso era troppo silenziosa o connivente, vuoi per quieto vivere, vuoi per paura".- pag. 305: "Sono tutt'altro che un cuor di leone, ma non ho mai pensato alle conseguenze del mio lavoro e, così come mi è stato insegnato, ho sempre agito nella convinzione di dovermi attenere a quella correttezza e a quel pieno rispetto delle regole che sono dovuti anche a un assassino. Speravo che questo rendesse chiara anche ai camorristi l'assenza di motivi personali dietro le azioni nei loro confronti".- pag. 319: "... sono stanco. Non del lavoro, no, in fondo del mio lavoro non mi stanco mai. ... Fino a quando il mondo ostile era quello là fuori, quello che cerchaimo di combattere con gli strumenti della legalità, nulla mi è mai pesato più di tanto, perché è naturale, è fisiologico che sia così. Ma come si fa a continuare a lavorare con serenità, quando c'é il timore di perdere l'appoggio del proprio stesso ambiente?".

- Anne Lorch: "Guida pratica ai microrganismi effettivi" (un'opportunità per la nostra terra).

- José Saramago: "Il Vangelo secondo Gesù Cristo".

- pag. 8: "Il Bene e il Male non esistono in se stessi, ciascuno di essi è solo l'assenza dell'altro".- pag. 54: "... forse la tua stessa sorte sta per compiersi, non domandare uomo, non cercare di sapere, ma vivi il tuo giorno".- pag. 91: "Siamo davvero sventurati, noi (soldati), non basta la parte di male che ci tocca fare per natura, dobbiamo anche essere il braccio della malvagità di altri e del loro potere".- pag. 122: " ... il destino, ..., è uno scrigno come altri non ne esistono, aperto e contemporaneamente chiuso, si guarda dentro e si può vedere quanto è successo, la vita passata, dstino ormai compiuto, ma di quanto dovrà accadere non si ottiene niente, solo qualche presentimento, qualche intuizione, ...".- pag. 206: "Capita spesso che non facciamo le domande perchè non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perchè ne avremmo paura".- pag. 230: "Mamma, i pensieri sono quelli che sono, ombre passaggere, e non sono buoni o cattivi in se stessi, contano soltanto le azioni, ...".- pag. 297: "Un albero geme se lo tagliano, un cane guaisce se lo picchiano, un uomo cresce se lo offendono".- pag. 369: "... è risaputo che la malattia è una conseguenza del peccato, e perciò, conclusione oltremodo logica, la vera condizione per una buona salute , oltre che esserlo per l'immortalità dello spirito, e non sappiamo se magari anche del corpo, potrà essere solo un integerrima purezza, un'assoluta mancanza di peccato, per passima ma efficace ignoranza, oppure per ripudio attivo, sia nelle opere sia nei pensieri".

- Erri De Luca - "Il peso della farfalla".

- pag. 25: "Sono scarsi i sensi in dotazione alla specie dell'uomo. Limigliora con il riassunto della intelligenza. Il cervello dell'uomo è ruminante, rimastica le informazioni dei sensi, le combina in probabilità. L'uomo così è capace di premeditare il tempo, progettarlo. E' pure la sua dannazione, perché dà la certezza di morire. ... L'uomo non sopporta la fine, dopo averla saputa si distrae, spera di avere sbagliato previsione".- pag. 27: "In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva. Dietro di loro la traccia aperta si richiude".- pag. 42: "La sua via ... se l'era guadagnata molte ovlte, ma non era roba sua. Era da restituire, sgualcita dopo averla usata. Che creditore di manica larga era quelo che gliela aveva prestata fresca e se la riprendeva usata, da buttare".- pag. 47: "Gli uomini hanno inventato i minuziosi codici ma appena c'é occasione si azzannano senza legge".- pag. 48: "Davanti alle donne usciva ai maschi il gonfiore di petto del piccione. Gli uomini sbandavano di fronte alle donne tra elemosina e sbruffoneria".- pag. 50: "Ci sono carezze che aggiunte sopra un carico lo fanno vacillare".

- Air Rubano – “La morte e la vita”.

Tragiche ore di guerra vissute da una donna.

- pag. 62: "Povera civiltà! Molti che prima erano abituati agli agi, avranno per divani le pietre, per casa le spelonche e per vestiti gli stracci. ... si ritornerà a contentarci del più strettamente necessaio: un sorso d'acqua e qualche cibo primitivo. ... Più beati quelli che non avevano niente ed i poveri di spirito: almeno non avranno attaccamento a nessuna cosa, si contentano di poco e soffrono di meno".- pag. 87: "Contiamo noi forse qualcosa più delle formiche che schiacciamo sotto i piedi al nostro passaggio? Creature impotenti siamo, tutti, di fronte al destino che si trastulla con noi. Se pensassero a ciò coloro che si credono potenti e dominano, oh, allora tanta sofferenza di meno ci sarebbe. Invece quelli sciupano la loro e la vita altrui, e non riflettono che, alla fine, un bel momento, viene improvvisa la Morte e tutto tronca e tutto fa sfumare nel nulla. Se ci riflettessero, impererebbe solo l'Amore nel mondo, solo esso!".- pag. 110: "... stasera avevamo tutti il nostro vero volto, il volto della nostra nullità, del nostro terrore, di fronte al Destino più grande più grande di noi". ... "Io, pur trovandominei momenti più critici, non riesco a rivolgermi a Dio. Preferisco piuttosto di non aver rimorsi di coscienza. Unico Dio dovrebbe essere la bontà. Questa guerra dovrebbe generare una bontà universale, un amore fraterno mai visto prima. Solo così: se tutti si amassero davvero, senza che il più furbo cercasse di soverchiare il meno furbo, senza desiderare i beni dell'altro, senza usurpare le ricchezze altrui e il lavoro, senza imbrogli, solo con questa legge universale d''amore, il mondo potrebbe ancora rinascere".- pag. 112: "... nessuno avrebbe potuto, come me, soffrire e resistere alla sofferenza, tranne le madri le quali vedono i propri figli in pericolo e sanno che per salvarli è necessario tutto il coraggio di cui devono disporre, fino al limite estremo".- pag. 121: "Che gran bella cosa è il sorriso, la fraternità e la comprensione sul viso degli uomini!".> ed i motivi plausibili, per chi vuole trovarli ad ogni costo, non mancheranno mai. Ma io vorrei che tutti, prima, comprendessero che cosa è la guerra, e sono sicura che tutti allora ne avrebbero orrore".- pag. 164: "pensavo alla grandinata di alcuni giorni prima e riflettevo come la mente dell'uomo è riuscita a creare distruzioni anche più paurose di quelle che opera la natura".- pag. 176/177: "No: forse non è il momento in cui si muore il più brutto; il massimo della sofferenza si prova quando si attende la morte, quando si ha la convinzione che quella sta per arrivare".- pag. 190: "Ci furono dei momenti nei quali accettai l'ida della morte come una liberazione e da allora in poi mi pareva quasi di sentirmi meglio".- pag. 204: "Tutto era niente, poiché eravamo ancora vivi".- pag. 219: "Ora le poche provviste bisogna razionarle in modo da farsele bastare, se non si vuole soffrire la fame. Già: lo spettro della fame è il più tremendo. E tutta questa popolazione, senza casa e senza cibo, per fame diventerà feroce e chi sa quali paurosi misfatti sarà capace di compiere, pur di procurarsi da mangiare! ....- pag. 224: "Tutta l'Italia, tutta l'Europoa, il mondo intero non è che un ammasso di rovine, un brulichio di cadaveri in fermentazione, in decomposizione, ... Le più atroci agonie che la mente umana abbia potuto e possa mai immaginare; ... E su questo mondo di morti, su questa ridda di scheletri (scheletri di case, di navi, di città, di apparecchi, scheletri umani), relitti a non finire, ... relitti umani che vagano come folli sulle macerie, e vanno cercando i relitti di quella che era la loro famiglia, la loro casa, ...".- pag. 225: "Ed ora di nuovo, a livellare le macerie, ad impastare il calcinaccio intorno ai cadaveri, ... piove. Una pioggia lenta, fitta, triste; come l'animo dei dei derelitti che piangono sulle macerie, ... Ma su tnte rovine, su tanto sfacelo, la guerra e la distruzione continua a fare nuove stragi, ... E come il riso di un destino infame, ghigna e si compiace delle distruzioni e della morte, la volontà dei capi responsabili , sempre più avidi di sangue, ...; dannati, esasperati, solop perché si sentono nell'impossibilità di distruggere tutto, ... E Dio permette di vivere e di godere ad esseri così malvagi e diabolici; e fa morire invece tanti innocenti e fa piangere tutta l'umanità ... Ma perché? O forse Satana è più potenti di Dio stesso? ... O forse Dio è il pensiero umano e soprattutto il pensiero umano che sa pensare e operare tanto male? ... A tale follìa ci ha condotti la nostra superbia".

E' un caso l'aver letto questo libro, e quello di Air Rubano in questo tempo, quando Peppe Falabella è morto? Credo proprio di no. Tutto fa parte di un grande disegno, che noi non riusciamo a vedere tutto, e ci dobbiamo accontentare dei piccoli pezzi che la nostra posizione nel disegno ci consente di vedere.

- "MOURINHO - questione di metodo" (AA.VV.)
- pag. 13: "La necessità obbliga a pensare, riflettere e a soffermarsi senza sosta su un gran numero di nuove idee, problemi e possibili soluzioni, ...".- pag. 15: "Nessuno ha bisogno di ciò che non conosce".- pag. 23: "Ha utilizzato una dialettica perfetta, immediata, ambiziosa e frontale, senza frasi a metà, senza quelle ambiguità tipiche dei tanti che parlano senza dire nulla".- pag. 30: "l'organizzazione di squadra è qualcosa che si plasma con il rispetto sistematico di un insieme di valori e principi collettivi, che obbligano i giocatori a pensare all'unisono in funzione di tale obiettivo".- pag. 91: "... non è biologicamente possibile mantenere quel livello di sforzo, sollecitando ogni giorno gli stessi aspetti del gioco. Tutti sanno che l'organismo, per garantirsi la veglia, deve dormire. Per sforzarsi, deve riposare e recuperare".- pag. 125: "Per me, il calcio, come l'uomo, è globalità. Non riesco a separare i vari aspetti". "Una squadra è fatta di individui e, per evolvere, ha bisogno di cambiamenti individuali. Se la squadra rende, è perché i singoli che la compongono rendono".

- pag. 126: "l'individuo progredisce, ma sempre restando soggetto a una logica che è legata anche alla coesistenza e alla crescita degli altri, in un registro comune che riguarda la concezione del gioco".

- pag. 129: "Non basta acquisire un sapere fare specifico, è necessaria anche una consapevolezza relativa a questo saper fare specifico, è necessaria anche una consapevolezza relativa a questo saper fare, che è conseguenza della partecipazione cosciente e autonoma al processo".- pag. 166: "Ognuno di noi sa bene che ogni giorno siamo messi in condizione di dover operare una scelta. Di fatto, decidere il da farsi è un problema costante. Così è la vita. E così è nel gioco dove, in qualsiasi azione, il primo problema che si presenta al giocatore è di natura tattica: che cosa faccio qui e ora?".- pag. 173: "L'obiettivo è che i giocatori comprendano il modello di gioco e si fidino di esso, che facciano qualcosa di loro iniziativa perchè convinti che è il modo migliore di farlo e non perchè qualcun altri dice facciamo così. Io so dove voglio arrivare, ma invece di dire loro si va da quella parte, voglio che siano loro a tracciare la rotta".

- Sergio Bambarén: "IL DELFINO"
-pag. 7: "... aveva deciso di dedicare tutte le sue energie alla scoperta del vero obiettivo della sua esistenza ...".-pag. 15: "Aveva scelto di vivere secondo i suoi principi e, anche se talvolta si sentiva solo, non aveva rimpianti".- pag. 20: "Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada fino in fondo. Quello è il momento di inseguire i propri sogni, quello è il momento di prendere il largo, forti delle proprie convinzioni".- pag. 23: "Fidati dell'istinto, fai attenzione ai segnali che la vita ti manda, e ti si schiuderanno nuovi orizzonti".- pag. 24: "Quando piombi nella disperazione più cupa, ti si offre l'opportunità di scoprire la tua vera natura. Proprio come i sogni prendono vita quando meno te lo aspetti, così accade per le risposte ai dubbi che non riesci a risolvere. Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza, e fa' che le tue paure siano sconfitte dalla speranza".-pag. 30: "La maggior parte di noi non è preparata ad affrontare i fallimenti ed è per questo che non siamo capaci di compiere il nostro destino. E' facile sfidare quel che non comporta alcun rischio".-pag. 55: "La scoperta di nuovi mondi non ti porterà solo felicità e saggezza, ma anche tristezza e paura. Come puoi apprezzare la felicità, senza sapere cos'è la tristezza? Come puoi raggiungere la saggezza senza affrontare le tue paure?-pag. 77: "I sogni sono fatti di tanta fatica. Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo che il sogno non ci appartiene più. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro destino. Ricorda: quando stai per rinunciare, quando senti che la vita è stata troppo dura con te, ricordati chi sei. Ricorda il tuo sogno".- pag. 146: "Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada ...".

- AA.VV. - "Campania - dal disordine al possibile".
Attilio Wanderlingh: il "disordine" deriva da una concezione ottocentesca ed antidemocratica del governo del territorio; il "possibile" da noi auspicato ha il suo centro in un nuovo livello di partecipazione dei cittadini e in una progettualità legati ai reali bisogni della gente.Isabelle Allende: L'isola sotto il mare.- pag. 312: "Non dava consigli perchésecondo la sua esperienza era una perdita di tempo. Ognuno commette i suoi errori e impara da sé"- pag. 355: " ... la decenza soccombe rapidamente di fronte all'avidità. Se si tratta di arricchirsi, la maggior parte degli uomini sacrifica l'anima".- pag. 409: " ... e prima di uscire lasciò sul letto di Valmorain il carico inutile del suo odio, che non voleva più continuare a trascinare".

- Antonio Ingroia - "C'era una volta l'intercettazione".

- Nicolas Joly - "La vigna, il vino e la biodinamica" - Slow Food Editore.
- pag. 67: "La barrique ha una forma a volta, ma su 350°; una forma che proviene da un lontano passato, da un tempo in cui l'uomo comprendeva meglio i sostrati della vita, e dunque i differenti effetti energetici che ogni forma e ogni luogo generano a seconda delle loro proporzioni, della materia di cui sono fatti, ecc.". "E quando si dorme non si è più protetti dalla propria individualità, dal proprio io che ha provvisoriamente abbandonato il corpo per consentirgli il riposo. Durante il sonno si è dunque pienamente esposti ai campi di forza che il luogo e la casa generano, nel bene come nel male". - pag. 86: "c'è una scienza energetica dietro tutto questo. Il sapere relativo alle forme e alle risonanze segrete che esse creano nel nostro intimo, ...". - pag. 90: "... andando a scoprire il principio delle leggi così preziose della risonanza e degli armonici ... vettori di energie molto particolari e molto fortificanti". - pag. 96-97: "il livello delle conoscenze astronomiche delle civiltà del passato era molto elevato; che molte persone percepivano su se stesse gli effetti delle energie, anche quelle dei suoni ... gli antichi maestri dell'architettura, della letteratura o di alre scienze, agricoltura compresa, si impegnavano a capire la polarità opposta a quella della materia; quella senza la quale non c'è vita sulla terra, quella che forma tutto il mondo fisico. ... tutte le scienze sono collegate fra di loro dalla legge dei numeri ... tutte le lunghezze d'onda sono dei numeri ... tutte le energie, tutti gli atomi sono ... delle lunghezze d'onda ... tutto è incluso nei numeri e nelle proporzioni". -pag. 140: " ... bisogna curare la causa o l'effetto? Cos'è che chiamiamo salute? Scegliendo sempre di agire unicamente sui soli effetti di pratiche assurde, non si ottengono mai progressi sostanziali, ossia un'alimentazione portatrice di salute". - pag. 144: "l'uomo ... si fa prendere in trappola dal limite del mondo fisico che gli impongono i suoi sensi. ... le forze che costituiscono la vita non appartengono alla materia, ma ad un mondo di energie complesso e organizzato, fatto di frequenze e di lunghezze d'onda di ogni sorta ...".

- Luca Martinelli - "L'acqua è una merce - perchè è giusto e possibile arginare la privatizzazione".

- Robert Walser - "La passeggiata".

- Paulo Coelho - "Manuale del guerriero della luce".
pag. 21: Un guerriro della luce non dimentica mai la gratitudine. ... un G.L. non ha bisogno che qualcuno gli rammenti l'aiuto degli altri: se ne ricorda da solo, e divide con loro la ricompensa.
pag. 36: Nel momento in cui comincia ad avviarsi, un G.L. riconosce il Cammino. Ogni pietra, ogni curva, gli danno il benvenuto. Egli si identifica con le montagne e i corsi d'acqua, scorge parte della propria anima nelle piante, negli animali e negli uccelli della campagna. ... Egli ha scelto la strada che sta percorrendo, e non ha nulla da recriminare.

- ALEJANDRO IODOROWSKY - LA DANZA DELLA REALTA'.

- Ermanno Rea - L'ULTIMA LEZIONE.

- Nunzio Polichetti - UN PAESE ...

- Mauro Corona - LA FINE DEL MONDO STORTO.

- Umberto Ambrosoli - QUALUNQUE COSA SUCCEDA.

- Erri De Luca - E DISSE.

- pag. 38: "Seppero sotto il Sinai che l'ascolto è una cisterna in cui si versa acqua di cielo di parole scandite a gocce di sillabe. L'ascolto è un pozzo che le serba intere, da lì se ne può attingere ogni volta senza che manchi una. E a forza di estrazione la provvista non diminuisce, resta uguale".

- pag. 41: "La divinità racconta loro le conseguenze della trasformazione. Non pronuncia condanne, ma omina gli effetti. Adàm non si contenterà più del prodotto spontaneo del suolo, ma si accanirà sopra di esso per cavarne maggior profitto e vantaggio. Si dannerà con il proprio sudore per sfruttare la terra, che sarà per effetto spremuta e maledetta".

- Don Lorenzo Milani - A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA.

- Zygmunt Bauman - VITE DI CORSA.

- Loseph Toth - LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE.

- Ermanno Rea - LA FABBRICA DELL'OBBEDIENZA.

- Antonio Ingroia - Intercettazioni.

- Salvatore Cannavò - ALTRE SANGUISUGHE - L'Italia derubata.

- Etienne de la Boitie - DISCORSO SULLA SERVITU' VOLONTARIA.

- Carlo Petrini - Nel fango del dio pallone.

- Gherardo Colombo - Democrazia.

- Andrea Molesini - Non tutti i bastardi sono di Vienna.

- Massimo Ottolenghi - Ribellarsi è giusto.

- Massimo Gramellini - Fai bei sogni.

- Don Andrea Gallo - Di sana e robusta Costituzione.

- Alejandro Jodorowsky - Le ansie carnivore del niente.

- Autori vari - Ai bordi dell'infinito (saggi e testimonianze intorno al pensiero di Fabrizio De Andre').

- IL CASO GENCHI - Storia di un uomo in balia dello Stato" - di Edoardo Montolli;
- "Io e Dio" di Vito Mancuso;
- "QUO VADIS, ITALIA?" di Antonio Polichetti

...
- A. Polichetti - "La grande dittatura" - Pitagra Ed.

- J. Gaarder - "Il mondo di Sofia".
-

2014
- L. Santucci - "Una vita di Cristo".

- A. Schopenhauer - "L'arte di ottenere ragione".

- C.M. Cipolla - "Allegro ma non troppo".

- H. Baharier - "Qabbalessico".

- Costantinos Kavafis - "Poesie".

- Enzo Striano - "Il resto di niente".

- Bertold Ulsamer - "Non c'è ordine senza amore" - Edizioni Crisalide.

- E. De Luca - "Il contrario di uno".

- E. De Luca - "Il torto del soldato".

- F. Pessoa - "Il libro dell'inquietudine".

- J. W. von Ghoethe - "Le affinità elettive".

2015
- Wulf Dorn - "La Psichiatra" - Corbaccio.
(Non credere a nessuno/Non fidarti di nessuno/Non cercare la verità/.../Sarà la verità a trovare te").
Il cervello umano è composto da circa 100 miliardi di cellule nervose collegate fra di loro da più di 100 migliaia di miliardi di sinapsi. I singoli pensieri si formano a una velocità incredibilmente alta, ben prima che la mente possa esprimerli in forma verbale.

- M. Raymond - "Tre frati ribelli".

- R. Vecchioni - " Il mercante di luce".

- E. De Luca - "La parola contraria".

- R. Vecchioni - "Il libraio di selinunte".

- G. Rossi - "Fondamenti di medicina integrata".

- Salvatore Esposito - "Acciuffare la luna - comunità locali sostenibili - donne e uomini nell'economia della reciprocità".

- A. Vitali e M. Picozzi - "La ruga del cretino".

- P- Watzlawick, J.H. Weakland, R. Fisch - "Change".

- Axel Munthe - "La storia di San Michele".

- José Saramago - "L'anno della morte di Riccardo Reis".

- Axel Munthe - "La città dolente".

- Isabelle Allende - "Il piano infinito".

- Lorenzo Bergoglio - Enciclica "Laudato sì".

- Guido Dalla Casa - "L'ecologia profonda".

J. Saramago - "Caino".

-P. Odifreddi - "Il matematico impertinente".

- Mondo matematico - "La sezione aurea".

2016

- A. Tabucchi - "Il tempo invecchia in fretta".
"... sono persone non commerciabili ..."; "... bisogna rispettare le opinioni altrui ma non mancare di rispetto alle proprie, soprattutto non mancare di rispetto alle proprie"; "l'inevitabile non succede mai, l'imprevisto sempre"; "le emozioni non si spiegano; per essere spiegate devono trasformarsi in sentimenti".

- Nicholas Humphrey - "Una storia della mente".

- Tagliagambe - Malinconico - "Pauli e Jung".

- Eduardo Galeano - "Splendori e miserie del gioco del calcio".

- Bruno Munari - "Verbale scritto".

- Masaru Emoto - "Il miracolo dell'acqua".

- Paolo Legrenzi - "La mente".

- George Bernard Shaw - "Sia fatta la sua volontà".

- Jeremy Rifkin - "La civiltà dell'empatia".

- Valerio Carbone - "Il mercante d'acqua".

- Vinicio Capossela - "Il paese dei coppoloni".

- Bruce Chatwin - "Le vie dei canti".

- Ass. A.L.B.A. - "Introduzione alla comprensione delle cinque leggi biologiche scoperte dal dott. Hamer".

- Ada Fiore - "Kalopolis" (liberamente ispirato all'Enciclica "Laudato Sì").

- Vittorio Silvestrini - Bruno Bartoli - "La grande avventura della fisica - da Galileo al bosone di Higgs".
"La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscere i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto" (Galileo Galilei).

- Anne Van Stoppen - "Quaderno d'esercizi per comunicare senza conflitti con la CNV".

- Marco Peroni e Riccardo Cecchetti - "Adriano Olivetti - un secolo troppo presto".

- Piersandro Pallavicini - "La chimica della bellezza".

- Fabio Volo - "A cosa servono i desideri".

2017
- Bruno Arpaia - "Qualcosa, là fuori"

- Erri De Luca - "Il più e il meno".

- Eduardo Punset - "L'anima è nel cervello. Radiografia della macchina per pensare".

- Paulo Coelho - "L'alchimista".

- Antonio R. Damasio - "Emozione e coscienza".

- M.G. Natillo - "Una famiglia napoletana".

- Appunti del corso di psicologia del lavoro (Martina Santillo).

- Angela Cerinotti: i vangeli apocrifi.

- Cervelli in onda (autori vari) - "Cum Munus";

- J. Saramao - "Storia dell'assedio di Lisbona".

- P. Coelho - "L'alchimista".

- Alessandro D'Avenia - "L'arte di essere fragili".

- P. Coelho - "Sono come il fiume che scorre".

- Nicola Mastronardi - "Viteliù - il nome della libertà".

- P. Coelho - "la spia".

- Mario Milone - "Scippopoli".

- Albert Camus - "l'uomo in rivolta".

- José Saramago -"Una terra chiamata Alentejo".

TESTAMENTO BIOLOGICO

Io sottoscritto, PIERLUIGI SANTILLO, nato a Rho (MI), il 9.02.1966,
nella pienezza delle mie facoltà fisiche e mentali, dispongo quanto segue.
Qualora fossi affetto:
- da una malattia allo stadio terminale,
- da una malattia o una lesione traumatica cerebrale invalidante e irreversibile,
- da una malattia implicante l’utilizzo permanente di macchine o altri sistemi artificiali e tale da impedirmi una normale vita di relazione,
non voglio più essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico.
Nelle predette ipotesi:
- qualora io soffra gravemente dispongo che si provveda ad opportuno trattamento analgesico pur
consapevole che possa affrettare la fine della mia esistenza;
- qualora non fossi più in grado di assumere cibo o bevande, rifiuto di essere sottoposto alla
idratazione o alimentazione artificiale;
- qualora io fossi anche affetto da malattie intercorrenti (come infezioni respiratorie ed urinarie,
emorragie, disturbi cardiaci e renali) che potrebbero abbreviare la mia vita, rifiuto qualsiasi
trattamento terapeutico attivo, in particolare antibiotici, trasfusioni, rianimazione cardiopolmonare, emodialisi.
Sempre nelle predette ipotesi:
Rifiuto qualsiasi forma di rianimazione o di continuazione dell’esistenza dipendente da macchine.
Lo scopo principale di queste mie volontà è di salvaguardare la dignità della mia persona, riaffermando il mio diritto di scegliere fra le diverse possibilità di cura disponibili ed eventualmente anche rifiutarle tutte, diritto che deve essere garantito anche quando avessi perduto la mia possibilità di esprimermi in merito.
E questo al fine di evitare l’applicazione di terapie che non avessero altro scopo di prolungare la mia esistenza in uno stato vegetativo o incosciente e di ritardare il sopravvenire della morte.
Firmato: Pierluigi Santillo

LEGGI UMBERTO ECO: Perchè ho il diritto di scegliere la mia morte.
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-5/eluana-englaro-5/eluana-englaro-5.html