domenica 10 settembre 2017

AD ESEMPIO, L’ETICA.




La sete di potere per il potere è insaziabile.
Più ne conquisti, più ne invochi,
più ne bevi, più ti corrode dentro,
uccidendo giorno dopo giorno la tua sensibilità.
E, qualunque sia stato il tuo valore, ti trasforma
nel marciume ambiguo che alimenta le paludi.

Putrescenza non più umana, che inesorabilmente
erode le coste delle ultime isole superstiti
per le quali ho combattuto con vigore, e dove ancora
resiste il mio sogno, ma il cui perimetro continua a ridursi.
In queste acque stagnanti l’onestà ormai reca scandalo
e il rispetto dei codici, di combattimento e d’onore, desta sospetto.

Solo, straniato, non posso più nulla,
se non attendere di esserne sommerso,
recitando una fiducia che non ho più,
disobbediente per intransigente fedeltà ai miei princìpi,
con il sorriso sguainato, e le delusioni,
amare, sempre ben nascoste in fondo al cuore fiero.

Condannato dal potere, misero, e dai suoi invidi sgherri,
per il rifiuto sdegnato della facile resa alla servitù volontaria,
ma con la complicità di tanti indifferenti,
che per convenienze e spartizioni indicibili, o per viltà,
hanno lasciato sprofondare nel putridume quello
che, per quanto piccolo, era Tutto ciò che avevamo.

Assediato e isolato, inviso a nemici astuti e ben assecondati,
eppure mi credevo invincibile, e mai ho fatto un passo indietro,
forte della Libertà che alimenta i sogni di giustizia.
Sin dall’inizio, invece, ero destinato alla sconfitta,
avrei dovuto saperlo, e non per mie mancanze,
ma per infamie altrui, frecce avvelenate e ignobili tradimenti.

L’onestà meritava riconoscimento, però, non disprezzo e derisione.
La cecità puzzolente domina. Ma anche i torvi comandanti senza virtù,
e i loro adepti, chiusi nella loro grigia e buia torre, pagano un prezzo,
illusi che possa salvarli dalla putrefazione la bella corazza d’oro,
lucidata con il sangue e le lacrime dei loro soldati,
arruolati con l’inganno, e poi sacrificati senza scrupoli.

Quanti sono stati immolati, per le vostre medaglie?
Il loro fiero spirito e la loro mente, però, possono ancora volare,
e voi invece impantanati, non riuscirete a uscirne, mai.
Nelle paludi anche l’oro si corrode, tutto si corrompe,
sembra che non ci sia altro destino possibile: o desisti,
e diventi tu stesso putredine, o, indomito, ne sarai soffocato.

Resistere, qui, ormai, è una lotta impari,
con il presagio perenne del fallimento,
la cui memoria sarà usata come monito
per i pochi che si ribellano. Ma chi persevera,
nella rivolta resta libero, e padrone dei propri pensieri.
Può perdere tutto, ma conserva integro il proprio cuore.

E la speranza! C’è ancora qualcosa di buono oltre questa palude?
Se ancora sono in tempo, la lascerò al suo disfacimento dunque, e,
abbandonate le fatiche vane e il dolore, arreso alle evidenze,
proseguirò solitario la mia dura scalata, scavallerò il valico,
lascerò i miasmi, oltre i quali si aprono nuovi orizzonti,
ed esule, solo, ma libero, seguirò il mio sogno in altre Terre.

Quelle per le quali qui ho combattuto,
la palude e i caimani, infine, con l’inganno, se le sono riprese
e le hanno condannate al marciume perenne.
Qui, ormai, nel pantano, ribolle solo il risentimento,
non c’è più nulla per cui valga la pena combattere,
nulla che possa ancora incantarmi, e trattenermi.




Libere citazioni:
- P. Coelho - "Manuale del guerriero della luce", "L'Alchimista".
- Etienne de la Boétie - "Discorso sulla servitù volontaria".
- Josè Saramago - "Cecità".
- Fabrizio de André - "Cantico dei drogati".
- Nicola Mastronardi - "Viteliù - il nome della libertà".
- A. Camus - "l'uomo in rivolta".


Si, la Libertà ha un costo! Ma niente più che il prezzo pagato in sacrifici, rinunce e ferite
nella lotta per la Tua Libertà può darti onore (tweet del 5.08.2017)

C’è solo una cosa che disprezzo più dell’arroganza dei potenti:
la vigliaccheria autodistruttiva degli schiavi per vocazione (tweet del 13.04.2017).

"Se difendi pubblicamente le tue idee, devi sforzarti di vivere rispettandole"
Paulo Coelho (Manuale del guerriero della luce)

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Questo è il mio blog più personale. Sono un ingegnere, laureato nel 1990 presso l'università degli studi di Napoli, orgoglioso dipendente della P.A., felice di poter svolgere un servizio di pubblico interesse, ed impegnato anche nella diffusione delle tematiche che più mi appassionano: difesa dei BENI COMUNI, sostenibilità, bioarchitettura, protezione civile, partecipazione democratica ed etica sociale e professionale.